Carissimi Amici,
Esordirei riprendendo il primo paragrafo descrittivo della vendemmia 2014:
Nella piccola esperienza che ho acquisito, vendemmie come il 2014 si possono considerare uniche per andamento stagionale, per il periodo di vendemmia, per la grande quantità di lavoro che abbiamo dovuto eseguire in vigneto, per la strategie da adottare in cantina. Un annata della quale potremo dire ai nostri figli e nipoti “io c’ero”.
Alle luce di quanto accaduto nel 2015, potremmo affermare: “non si finisce mai di imparare”.
Le asticelle si elevano e ci mettono a dura prova, ma l’essere umano ha capacità di adattarsi a situazioni impensabili.
L’estate 2015 si può definire la più calda e siccitosa che sia mai passata a Bertinoro, raggiungendo temperature massime superiore ai 36 gradi e temperature notturne che raramente scendevano al di sotto dei 20 C°.
In periodo pre vendemmiale i media normalmente si scatenano in previsioni su annate, che nel bene e nel male devono essere tutte eccezionali. Le interviste e gli annunci si sprecano, ed ognuno cerca di dirla più grossa.
Io sono sempre abbastanza timoroso nell’esprimere previsioni, specialmente quando abbiamo vissuto eventi climatici eccezionali, come quelli del 2015.
Sicuramente le ore di lavoro in vigneto sono state modeste, erba non ne cresceva, pochi trattamenti, oidio e peronospora non hanno avuto terreno fertile, la vendemmia è trascorsa serenamente senza aprire l’ombrello.
Insomma tutti felici e contenti, ma ..…. l’esperienza mi insegna che un mondo perfetto non esiste.
In primo luogo la siccità ci ha portato ad una riduzione di produzione del 20-25%, un notevole innalzamento del grado zuccherino e ad un relativo abbassamento delle acidità.
Le temperature superiori ai 33 C° tendono a ridurre o ad arrestare la fotosintesi, con relativi scompensi sulla maturazione delle uve. Eccessivo irradiamento solare e calore possono provocare scottature sui grappoli, etc.
In pratica anche quest’ anno abbiamo dovuto interpretare una stagione estrema ed agire con estrema oculatezza evitando di tagliare i tralci ombreggianti, ma allo stesso tempo cercando di arieggiare il grappolo.
Raccolta anticipata, controllando che ph e acidità rimanessero adeguati, scrupolosa ed attenta la vinificazione, cercando di preservare la non eccessiva parte terpenica che le uve avevano maturato in condizione climatiche non particolarmente favorevoli per lo sviluppo delle stesse.
Il nostro rigore, la nostra esperienza, MEZZO SECOLO IN BOTTIGLIA ci permetterà di mettere in tavola come al solito vini di carattere che rispecchiano un territorio e parlano di UN’ALTRA ANNATA UNICA.
Salute cari amici alla prossima!
Mauro Sirri