Bertinoro è città del vino
Bertinoro, Balcone della Romagna. Sulle sue colline, nei panoramici vigneti si producono sia uve a bacca bianca, sia uve a bacca rossa: Sangiovese, Albana, Pagadebit e Trebbiano sono le varietà locali. Bertinoro evoca tradizioni, sapori, colori di questa zona d’Italia vocata all’ospitalità: è una dolce collina vicina all’Appenino Romagnolo, rivolta verso il Mare Adriatico. Il Comune di Bertinoro è “Città del Vino” e appartiene al circuito dei “Borghi Autentici d’Italia”.
Viola e oro come i vini più tipici
Il viola e l’oro sono i colori di questa terra: i colori dei suoi vini più tipici e i colori delle vigne in autunno. Viola come i grappoli di Sangiovese, oro come i chicchi del tipico grappolo di Albana, esclusivo della Romagna.
Qui in Romagna il vino è chiamato “e bè” che sta a significare, letteralmente, “il bere”, essendo bevanda comune sulle tavole dei romagnoli. Si narra che, giunti i Romagna, i visitatori accolti in casa non ricevano un bicchiera d’acqua, ma subito un bicchiere di vino, per ristorarsi dalle fatiche del viaggio.
Il nome Bertinoro richiama una leggenda popolare che narra di Galla Placidia, figlia dell’imperatore romano Teodosio, che giunta sul colle e assaggiato il dolce vino bianco servitole in una coppa di terracotta, affermò: “Oh vino, non sei degno di questo rozzo calice, ma di berti-in-oro!” Da questa esclamazione, dovuta alla bontà del vino locale Albana, si dice derivi il nome di Bertinoro.
Il legame tra Bertinoro e il vino
Il legame della città con la coltivazione della vite è millenaria.
Oggi Bertinoro è ora la sede della Riserva Storica dei Sangiovesi di Romagna, l’archivio storico del Sangiovese prodotto in questa regione. La Riserva Storica dei Sangiovesi di Romagna, nata nel 2011, si propone come un luogo speciale dove si custodiscono le bottiglie più rappresentative dell’eccellenza vinicola del territorio romagnolo. Si tratta di un mosaico di bottiglie che mira a comporre una memoria storica del Sangiovese di Romagna, in tutte le sue varie sfumature. Questa sorta di “banca del vino romagnolo” fornisce quindi l’opportunità di organizzare eventi di promozione del territorio, in cui si condivide un’esperienza e una riflessione. E una degustazione davanti a un calice di ottimo Sangiovese!